La vera soluzione all’aumento dei costi

Quali conseguenze ci saranno nel mondo dell’energia?

È in corso il riassestamento del prezzo dell’energia sui mercati dopo lo shock vissuto sugli MGP elettrico (con picchi oltre i 500€/MWh) e del gas (arrivato a toccare i 240 €/MWh) nel periodo tra il primo e il 10 marzo scorsi.

Purtroppo, tale riassestamento si sta configurando come strutturalmente rialzato rispetto alle quotazioni medie vissute negli anni precedenti e soprattutto facilmente irritabile e pronto a nuovi scossoni rispetto ad eventuali possibili scenari complicati.

Se da un lato, infatti, il 2022 era iniziato con un incremento dei costi di energia (+55%) e gas (+41,8%), secondo le stime di Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) nel mese di aprile vi sarà un ulteriore aumento dei costi della corrente elettrica +20% ed il metano +2% rispetto al mese di febbraio dello stesso anno.

La situazione geopolitica e i conseguenti sviluppi potrebbero comportare una riduzione dei flussi di Gas verso l’Occidente che si stima possa valere un ulteriore aumento fino al 25% a partire da luglio.

Il perdurare del conflitto ucraino, infatti, unitamente alle speculazioni finanziarie, potrebbe far subire alle imprese uno sconcertante aumento dei costi energetici pari ad oltre il 160% rispetto al 2021.

Secondo Confcommercio, è fondamentale limitare la dipendenza dalle forniture estere e pertanto adottare misure strutturali volte all’autoconsumo e alla produzione di energia da fonti rinnovabili.

Se questo approccio vale in generale per il sistema di approvvigionamento e dispacciamento nazionale, non è tuttavia sufficiente per le aziende. Si impone infatti l’immediata necessità di ridurre drasticamente i consumi diretti e aumentare per quanto possibile la quota di produzione propria di energia da fonti rinnovabili.

Acquistare energia prodotta da fonti rinnovabili dalla rete, sebbene virtuoso da un punto di vista ambientale, può tuttavia non essere sufficiente da un punto di vista economico. L’energia elettrica prodotta dai grandi parchi fotovoltaici, ad esempio, viene comunque venduta dagli operatori del mercato libero agli utilizzatori finali adottando i prezzi di borsa, legati in primis all’andamento del prezzo del Gas.

GreenFlex è in prima linea al fianco delle aziende per abbassare in maniera definitiva gli assorbimenti di energia dalle reti, implementando sistemi di regolazione intelligente delle apparecchiature, finanziando la sostituzione di apparecchiature obsolete energeticamente con nuove più efficienti e accelerando l’adozione di impianti on site per la produzione di energia da fonte rinnovabile come il fotovoltaico.

La connessione ai punti di prelievo della nostra piattaforma GreenFlexIQ, unitamente alla competenza dei nostri esperti, inoltre, permette un grado di conoscenza avanzatissimo sia del proprio profilo di consumo che un’analisi continuativa e profonda dei mercati energetici e della contrattualistica con i fornitori.

L’energia più pulita (e più economica) è quella risparmiata.