EPBD, EPD e BEMS: la strada verso edifici a emissioni zero dal 2030

L’obiettivo emissioni zero per i nuovi edifici entro il 2030, previsto dalla revisione dell’Energy Performance of Buildings Directive (EPBD), segna una svolta per il settore delle costruzioni.
In questo scenario, le Environmental Product Declarations (EPD) e i sistemi di Building Energy Management Systems (BEMS) diventano strumenti fondamentali per garantire trasparenza ambientale e controllo energetico in tempo reale. Un’occasione per le aziende di evolvere i propri modelli energetici, ridurre l’impatto ambientale e rafforzare la propria competitività nel nuovo contesto normativo.

Direttiva EPBD e obiettivi

L’EPBD è la direttiva europea che disciplina la prestazione energetica degli edifici. Stabilisce requisiti minimi di efficienza per le nuove costruzioni e per la riqualificazione degli edifici esistenti, con lo scopo di ridurre i consumi energetici, promuovere l’uso delle rinnovabili e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Obiettivi principali imposti dalla normativa:

  • Entro il 2030 tutte le nuove costruzioni dovranno essere a emissioni zero, fatta eccezione per gli edifici pubblici che dovranno raggiungere l’obiettivo già nel 2028.
  • Entro il 2030 riduzione media del 16% del consumo energetico degli edifici residenziali rispetto ai livelli del 2020.
  • Entro il 2035 ulteriore riduzione del consumo energetico per gli edifici residenziali tra il 20% e il 22% rispetto al 2020.
  • Entro il 2050 l’intero patrimonio edilizio europeo dovrà raggiungere lo standard Zero Emission Building (ZEB).

La direttiva introduce requisiti minimi più stringenti, con attenzione alla qualità dell’involucro edilizio, all’integrazione di fonti rinnovabili e all’obbligo di predisposizione per l’automazione e il monitoraggio energetico.

L’integrazione tra progettazione sostenibile e gestione energetica intelligente diventa cruciale per raggiungere gli standard NZEB (Nearly Zero-Energy Building) nelle fasi intermedie e, in prospettiva, gli obiettivi ZEB (Zero Emission Building) fissati al 2050.

Cos’è una EPD e perché è centrale nel settore edilizio

L’EPD è una dichiarazione ambientale di Tipo III, basata sul Life Cycle Assessment (LCA) e verificata da terzi. Fornisce dati oggettivi e comparabili sull’impatto ambientale di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita.

La sua funzione è duplice: migliora la trasparenza ambientale e supporta scelte di progettazione consapevoli.

In ambito edilizio, è regolata da:

  • ISO 14025, che definisce i principi delle dichiarazioni di Tipo III;
  • ISO 14040 e 14044, che normano la metodologia LCA;
  • EN 15804, che specifica le regole per prodotti da costruzione.

Il processo EPD prevede:

  • La valutazione del ciclo di vita;
  • L’applicazione delle Product Category Rules (PCR);
  • La verifica da parte di un ente terzo;
  • La pubblicazione su un registro ufficiale (es. EPDItaly).

Le EPD sono richieste in numerosi protocolli di sostenibilità (come LEED, BREEAM), nei criteri ambientali minimi (CAM) e nel Regolamento CPR 2024. Sono anche uno strumento efficace per rispondere alle richieste del mercato e della Pubblica Amministrazione in tema di Green Public Procurement.

BEMS: sistemi intelligenti per la gestione dell’energia negli edifici

I Building Energy Management Systems sono piattaforme tecnologiche che permettono di monitorare, analizzare e ottimizzare in tempo reale i consumi energetici degli edifici.

Diversamente dai tradizionali BMS (Building Management Systems), i BEMS si focalizzano principalmente sulla gestione energetica, offrendo una visione dettagliata e dinamica dei flussi energetici, con funzionalità avanzate di controllo, allerta e reportistica.

Nel contesto della nuova EPBD, i BEMS diventano strumenti abilitanti per:

  • Soddisfare i requisiti di efficienza energetica;
  • Dimostrare le performance reali dell’edificio;
  • Integrare rinnovabili e sistemi di stoccaggio;
  • Supportare la rendicontazione energetica.

Attraverso la misura continua dei dati, è possibile intervenire in modo tempestivo su anomalie, ottimizzare i profili di consumo e ridurre i costi operativi. I BEMS rappresentano quindi un elemento strategico per trasformare un edificio da passivo a proattivo.

Integrare EPD e BEMS: approccio sinergico per edifici a impatto zero

La combinazione tra materiali certificati con EPD e sistemi BEMS crea un ecosistema edilizio coerente con gli obiettivi di decarbonizzazione europei.

Questa integrazione consente di:

  • Valutare e ridurre l’impatto ambientale già in fase di progettazione;
  • Monitorare le performance durante tutta la vita utile dell’edificio;
  • Migliorare la resilienza normativa e finanziaria degli asset immobiliari.

Inoltre, la sinergia tra dichiarazione ambientale e gestione digitale facilita l’accesso a bandi, certificazioni e finanziamenti per la riqualificazione energetica.

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